APS Le Lupe:

supporto, counseling, formazione

“L’unica costante della vita è il cambiamento”

Buddha

L'associazione

Un progetto dà vita ad una associazione

Il progetto Le Lupe nasce dall’idea di creare qualcosa che fosse a disposizione delle donne. Oggi il progetto è diventato un ‘associazione di promozione sociale che  rimane aperta alle donne con servizi di primo livello (prevenzione, accoglienza, ascolto, orientamento) ma attraverso una visione più ampia intende essere a disposizione e rispondere a specifici bisogni della persona, nella ferma convinzione che il cambiamento, la trasformazione sia sempre possibile.

Cosa offriamo

Counseling

Riconducendoci alla definizione data da AICo, Associazione di categoria alla quale facciamo riferimento, il counseling può essere indicato come un processo interattivo tra counselor e cliente, o più clienti all’interno del quale viene offerta l’opportunità di esplorare, scoprire e rendere chiari gli schemi di pensiero e di azione per vivere in modo più adeguato la propria vita. In tal senso un percorso di counseling può aumentare il proprio livello di consapevolezza migliorando le proprie risorse rispetto ai propri bisogni e desideri. Può essere orientato verso modalità per affrontare e risolvere problemi specifici, favorire un processo decisionale, aiutare a superare una crisi, migliorare i rapporti con gli altri, agevolare lo sviluppo e accrescere la conoscenza.

Costellazioni Familiari

Le Costellazioni Familiari sono un metodo elaborato dallo psicoterapeuta B. Hellinger che ci mostra la realtà profonda del nostro sistema di appartenenza. Questo metodo ci permette di osservare problematicità e dinamiche funzionali e disfunzionali del sistema che si vuole osservare: la famiglia, la nostra relazione di coppia, il lavoro ecc, consentendoci di comprenderle e trasformarle al fine di sciogliere tutto ciò che ostacola l’ordine e l’equilibrio.

Sostegno alla genitorialità e alla coppia

Esistono mille modi di essere genitore ed esistono mille tipi di famiglie diverse. Non c’è un modello migliore di un altro, ma c’è un modello migliore per ogni specifica famiglia. Per trovare il proprio modello migliore occorre però consapevolezza di sé, e capacità di ascolto dell’altr*. Comunicazione efficace ed affettiva, sintonizzazione emotiva, ascolto empatico, sono tutti strumenti indispensabili per entrare in una relazione appagante con l’altro. E da queste basi si può ricostruire uno strappo anche attraversando il conflitto e superandolo.

Proposte Per la Scuola

L’ associazione Le Lupe realizza percorsi formativi, riconosciuti dal MIUR in vari casi, che risultano essere strumenti utili per supportare il lavoro quotidiano degli insegnanti al fianco di studentesse e studenti. Sono percorsi volti, ad esempio, alla prevenzione della violenza a scuola, all’educazione al mondo interiore, tutti orientati ad essere efficaci dal punto di vista delle relazioni sia tra pari sia tra studenti e insegnanti. Tra i progetti principali già disponibili proponiamo alcune sintesi, per comprendere il contenuto e la proposta.

Scuola di Counseling

Un percorso formativo per acquisire le abilità essenziali nella relazione di aiuto e diventare un professionista del Counseling efficace ed etico.

Le Competenze Specifiche del Counselor:

Il Counselor è la figura professionale che aiuta a cercare soluzioni di specifici problemi di natura non psicopatologica e, in tale ambito, a prendere decisioni, a gestire crisi, a migliorare relazioni, a sviluppare risorse, a promuovere e sviluppare la consapevolezza personale su specifici temi. L’obiettivo del Counseling è fornire ai clienti opportunità e sostegno per sviluppare le loro risorse e promuovere il loro benessere come individui e come membri della società affrontando specifiche difficoltà o momenti di crisi.

L'incontro con l'Io

Il primo anno è focalizzato sulle persone in cerca di crescita, desiderose di ascoltare, comprendere e migliorare le proprie competenze per aiutare se stesse e gli altri.

Io e l'Altro​

Il secondo anno è rivolto alla relazione, alla osservazione di tutti i meccanismi che regolano la relazione diadica tra me e ciò che è altro da me.

Essere Counselor​

Il terzo anno è focalizzato sulle persone provenienti da diverse realtà professionali, interessate ad acquisire strumenti concreti per supportare gli altri nella promozione del benessere e della salute.

Ultime da Facebook

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Ultime da Instagram

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Ghislaine Sacuto

Dottoressa in scienze della formazione e in scienze e tecniche psicologiche, mediatrice e counselor relazionale ad indirizzo teatrale

Rossella Sperati

Educatrice professionale di comunità, mediatrice sistemico familiare, counselor sistemico transazionale

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SPORTELLO DI SUPPORTO SOCIOAFFETTIVO

L’ambiente scolastico, pur essendo per gli adolescenti un contesto che richiede impegno e che può comportare una quota di frustrazione, è comunque un luogo che contribuisce alla realizzazione di sé, un ambiente che accoglie e contiene e che offre la continuità delle relazioni, ma a volte è anche lo spazio in cui si attivano ed emergono atteggiamenti di sfida tipici dell’età e potenziali disagi emotivi. La presenza di un “luogo”, che accoglie i ragazzi in un momento evolutivamente delicato e controverso quale l’adolescenza, rappresenta l’opportunità per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, l’insuccesso, il bullismo, la violenza di qualunque tipo, caratterizzandosi come luogo nel quale si possono esprimere i propri vissuti problematici e rileggerli secondo modalità più adeguate. Lo sportello di Supporto Socio Affettivo si basa essenzialmente sull’ascolto attivo e sul colloquio individuale e/o di gruppo. Questa modalità di intervento è orientata all’accoglienza, alla consulenza, al sostegno individuale e di gruppo e può anche rappresentare il primo contatto con una figura d’aiuto, costituendo, nei casi di situazioni più a rischio, quel collegamento verso una presa in carico più ampia e articolata all’interno di adeguate strutture territoriali.

RAGAZZI DI CARTA: La narrazione come atto consapevole del sapere di sé L’adolescenza tra identità e narrazione. La narrazione come atto consapevole del sapere di sé.

L’idea del progetto è quella di offrire ai ragazzi partecipanti la possibilità di far emergere attraverso il lavoro autobiografico i propri vissuti e procedere verso la loro elaborazione. Una volta enucleati gli episodi di vita particolarmente esplicativi i ragazzi saranno guidati nello scegliere la strategia narrativa e nell' apprendere le tecniche più a loro congeniali per raccontarli Si realizza una “Biblioteca Vivente” , in cui i ragazzi divengono “libri vivi” , che raccontano un’esperienza significativa e simbolica, invitando i lettori non a sfogliare pagine, ma ad ascoltare un loro pari che li conduce attraverso quel vissuto.

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Ecologia della relazione: 10 strumenti pratici contro il conflitto e il burn out

Questa esperienza individuale e di gruppo, si configura come dispositivo che promuove una dimensione ecologica della relazione e della comunicazione. Offre l’opportunità di sperimentare un lavoro su stessi di tipo biografico-narrativo per ricomporre le esperienze pregresse alla luce di un nuovo riconoscimento e una nuova attribuzione di senso. Successivamente diviene luogo di incontro con l’altro, luogo dove riconoscere e sviluppare i diversi linguaggi relazionali ed emotivi. Il percorso vuole orientare verso una riconsiderazione della propria identità in termini sistemici a partire dal dialogo con gli aspetti profondi di sé stessi e conseguentemente con tutti i contesti di riferimento; acquisire nuove competenze per agire strategie efficaci al contrasto delle disfunzioni comunicative e favorire il miglioramento della qualità delle relazioni. Gli strumenti proposti afferiscono a diverse aree di sperimentazione pedagogica: dalla pedagogia narrativa, alla pedagogia dell’interiorità, alla pedagogia del desiderio, con l’intento di esplorare le strategie più funzionali per ogni diade docente-discente. Il corso ha una impostazione pratica ed esperienziale, l'obiettivo principale è quello di fornire strumenti utili e pratici per la gestione della classe, che verranno illustrati e sperimentati durante il corso.

Essere Counselor

Il terzo anno rappresenta il coronamento del percorso formativo, con l'approfondimento della figura professionale del Counselor e delle specifiche tecniche di Counseling. Attraverso un approccio integrato che considera l'individuo nella sua interezza, il Counselor è in grado di instaurare un rapporto di aiuto efficace e umano con il cliente. Durante questo anno, saranno potenziate competenze come l'ascolto attivo, l'empatia, il rispetto della soggettività dell'altro, la capacità di motivare il cambiamento e di adattare l'intervento alle esigenze specifiche del cliente. Verranno approfonditi temi come l'Etica e la Deontologia professionale, i confini e le tecniche specifiche del Counseling, per fornire agli studenti tutte le competenze necessarie per diventare dei professionisti competenti ed etici nell'ambito della relazione d'aiuto.

Io e l'altro

Il secondo anno è la naturale prosecuzione del primo: viene esplorato e approfondito ciò che ciascuno porta nelle proprie dinamiche interpersonali, ovvero come influisce, più o meno consapevolmente, nei processi e nei risultati delle relazioni che viviamo. Si tratta di un anno per entrare in contatto con la propria autenticità espressiva ed emotiva, sia a livello individuale che relazionale. Saranno affrontati temi come i propri giochi relazionali, per svelarli e scoprire la forza e il valore del maschile e del femminile; verranno approfonditi possibili conflitti emotivi, con particolare attenzione alla rabbia, per trasformare l'energia della tensione in slancio vitale.

Incontro con l'Io

Il primo anno del percorso formativo mira a comprenderne, attraverso l'empatia, le dinamiche personali che influenzano, positivamente o negativamente, i comportamenti della propria vita. Questo costituisce il primo passo verso l'evoluzione personale, in quanto fornisce gli strumenti per individuare gli "occhiali" attraverso cui interpretiamo la realtà e la vita. Le Costellazioni, la teatroterapia, le pratiche corporee e quelle espressive rappresenteranno un importante strumento per la lettura delle rappresentazioni personali. Saranno affrontati argomenti quali il bambino interiore, ovvero quella parte della nostra personalità che rimane sempre bambina e che, quindi, conserva le caratteristiche del mondo dell'infanzia, come la giocosità, lo stupore, i bisogni, le attese e la vulnerabilità. Sarà anche esplorata la parte che definisce e caratterizza le regole, le barriere morali e il codice etico, stabilendo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, creando il nostro palcoscenico interiore. L'obiettivo è riconoscere i copioni personali che recitiamo ogni giorno, determinando la nostra identità di genere, sia essa maschile o femminile.

Rossella Sperati

Sono una educatrice professionale di comunità, un mediatore familiare sistemico, counselor sistemico transazionale e costellatrice familiare. Sono sempre stata
interessata alla ricerca di nuove conoscenze per migliorare la mia personale inclinazione a volermi mettere a disposizione dell’altro, all’aver cura dell’altro. Accompagnare per un pezzo di strada qualcuno che porta su di sé il peso di un suo disagio, orientarlo nel far emergere le sue qualità e capacità per potersene alleggerire o liberare.

Ghislaine Sacuto

Mi sono formata in scienze e tecniche psicologiche e in scienze della formazione, sono mediatrice culturale e counselor relazionale formatrice AICo. Credo molto nel counseling come l’arte di aiutare le persone ad aiutarsi e sono affascinata dalla comunicazione in tutte le sue forme. Mi occupo da molti anni in molte maniere del sostegno alla persona e se dovessi raccontarmi con una citazione sceglierei Erving Polster: Ogni vita merita un romanzo.